Tanto tuonò che piovve!
Alla fine dopo un bombardamento di annunzi, il Consiglio dei Ministri ha partorito la tanto attesa riforma epocale della giustizia. I commentatori si sono affrettati a segnalare che dal testo della riforma sono stati espunti i passaggi più innovativi per non irritare l’inquilino del Quirinale, come la nomina da parte del Parlamento del Procuratore Generale della Cassazione, ma, con tutto ciò, di innovazioni ce ne sono a sufficienza per stravolgere l’intero impianto costituzionale.
E il peggio deve ancora arrivare perchè i disegni di legge di iniziativa del Governo hanno bisogno dell’autorizzazione al deposito da parte del Presidente della Repubblica e quindi devono essere ripuliti dalle norme più maleodoranti, che poi emergeranno nel corso del procedimento legislativo affidati alla manina di qualche deputato compiacente.… leggi tutto