La Repubblica ferita

Il terremoto politico del 14 aprile non è frutto del fato cinico e baro, né si può attribuire al progetto della sinistra arcobaleno, per quanto giusto o sbagliato che fosse, una responsabilità per un risultato che non discende dai comportamenti dei gruppi dirigenti dei partiti della sinistra, ma deriva dalla logica del sistema politico come ridisegnato dal sistema elettorale.

Nel corso degli ultimi quindici anni, il modello di democrazia, prefigurato dalla Carta costituzionale, è stato oggetto di attacchi ripetuti ed insidiosi.… leggi tutto

Il presupposto politico della Costituzione italiana: l’antifascismo

Interrogandosi sulla radice profonda della Costituzione, uno dei padri costituenti, Giuseppe Dossetti, metteva in luce la rilevanza dell’evento globale che l’aveva inspirata.

“ In realtà la costituzione italiana è nata ed è stata ispirata da un grande fatto globale, cioè i sei anni della seconda guerra mondiale. (..) Anche il più sprovveduto o il più ideologizzato dei costituenti non poteva non sentire alle sue spalle l’evento globale della guerra testè finita. Non poteva, anche che lo avesse cercato di proposito, in ogni modo, dimenticare le decine di milioni di morti, i mutamenti radicali della mappa del mondo, la trasformazione quasi totale dei costumi di vita, il tramonto delle grandi culture europee, l’affermarsi del marxismo in varie regioni del mondo, i fermenti reali di novità in campo religioso, la necessità impellente della ricostruzione economica e sociale all’interno e tra le nazioni, l’urgere di una nuova solidarietà e l’aspirazione al bando della guerra.… leggi tutto

Vi ricordate di quel 23 aprile?

Ksenija Bankovic aveva 28 anni il 23 aprile del 1999 e svolgeva con grande passione il suo lavoro di assistente al montaggio, anche Jelika Munitlak aveva 28 anni ed era molto soddisfatta del suo lavoro di truccatrice.

Oggi, dopo cinque anni, Ksenija e Jelika hanno ancora 28 anni.

Infatti sono state spogliate della vita alle ore 2,06 del 23 aprile 1999, assieme ad altre quattordici persone, come loro addette al lavoro presso gli studi della Rts (Radio Televisione Serba) di Belgrado.… leggi tutto

La riforma dell’Ordinamento giudiziario: che spassoso paradosso italiano

“E’ stato dimostrato a Milano – ha dichiarato Ilda Boccassini in una intervista a Repubblica – che a Roma c’erano giudici che vendevano la proprio indipendenza e da anni stiamo qui a discutere dell’indipendenza dei magistrati di Milano che l’hanno svelato e non di quei giudici di Roma che, la loro indipendenza, se la sono venduta. La corruzione dei giudici dovrebbe imporre un confronto sulle correzioni da applicare al sistema giudiziario, al suo ordinamento, ma quelle riforme sembra siano anche nelle mani di chi ha corrotto quei giudici.… leggi tutto

Onorare i caduti, non celebrare la morte

La morte dei 19 italiani impegnati nella missione “Antica Babilonia” è un evento così crudele ed assurdo che la coscienza collettiva non lo può accettare, non può accettare che tante vite siano state spezzate, cancellate per sempre sull’altare di una politica impazzita ed irresponsabile. Di qui l’esigenza di elaborare il lutto, secondo il vecchio schema della retorica patriottica, trasformando la morte in “sacrificio”, in offerta generosa delle vita per la salute della collettività. Per questo è stato inventato il “milite ignoto” e sono stati costruiti i “sacrari” ai caduti, e non è un caso che oggi quei templi vengano riaperti.… leggi tutto

Una riforma contro la Democrazia

Non c’è niente di personale, malgrado le apparenze, nello scontro politico sulla giustizia. I fuochi pirotecnici che il Presidente del Consiglio accende ripetutamente con le sue inusitate aggressioni alla magistratura, ai singoli giudici, non sono semplicemente frutto dei rancori personali di un uomo politico “perseguitato” dall’Autorità giudiziaria, a cagione dei fatti criminosi ascritti a lui stesso ed ai suoi principali collaboratori. Dietro lo scontro fra Berlusconi e la Giustizia non si nascondono solo questioni (ed interessi) personali, vi è un disegno “riformatore” di vasto respiro.… leggi tutto

La resistibile ascesa di Silvio UI

Dobbiamo ringraziare l’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, per il coraggio con il quale, nel suo intervento alla festa nazionale dell’Unità (il 7 settembre) ha svelato il carattere ontologicamente antidemocratico di questa maggioranza e del Capo politico che la guida. E’ finalmente caduto il tabù del regime, quel tabù, rigorosamente custodito dal ceto politico di centro sinistra, che impediva di riconoscere i caratteri eversivi dell’esperienza politica avviata con l’avvento del Governo Berlusconi.

Questo tabù non poteva proprio più reggere dopo l’intervista di Berlusconi ai giornali “La voce di Rimini” e “Spectator” (il 4 settembre), della quale ha fatto scandalo il linguaggio demenziale nei confronti dei giudici, ma in realtà preoccupante per tutti gli aspetti affrontati (stampa, opposizione e politica estera).… leggi tutto

I dannati di Guantanamo

E’ di questi giorni la notizia che gli Usa hanno rilasciato quattro dei 598 detenuti a Campo Delta, la prigione allestita nella base navale di Guantanamo a Cuba. Questa notizia ha illuminato per un attimo i bassifondi della Storia Ufficiale, il retrobottega dove la Potenza militare americana ha realizzato la discarica delle scorie umane prodotte dalla teoria della guerra permanente al terrorismo.

A questo punto la notizia non è il rilascio di quattro prigionieri, ma il fatto che 594 persone sono ancora detenute nelle gabbie della Base di Guantanamo.… leggi tutto

Un fascismo morbido?

Sebbene Massimo D’Alema ci ripeta ogni giorno che non bisogna parlare di regime, specialmente dopo l’assassinio del prof. Marco Biagi, noi che non accettiamo di farci intimidire dalle provocazioni dei terroristi, non possiamo abbassare la soglia del pensiero e rinunziare a ricercare la verità di quanto ci accade.

Non è questo il momento di minimizzare i rischi che corre la democrazia costituzionale di fronte alla nuova dimensione del potere politico, economico e mediatico che incalza. Quando si parla di regime si pensa ad un mutamento delle istituzioni sulla scia di pratiche o concezioni politiche di tipo fascista.… leggi tutto

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