L’Ambulanza fantasma di Nassiryah

Ogni giorno innumerevoli autobombe si aggirano per le strade delle nostre città e ci sfrecciano davanti senza darci nemmeno la possibilità di reagire: sono le ambulanze, che trasportano i feriti, gli ammalati, le partorienti.

Se non ci credete, appostatevi con un carro armato AAVP7 ai bordi di un ponte, e quando vedete avvicinarsi un’ambulanza, aprite il fuoco con l’arma di reparto, la mitragliatrice Browning calibro 12,7 e concentratelo contro l’ambulanza che si dirige minacciosa contro di voi. Nel giro di pochi secondi i proiettili attingeranno il serbatoio della benzina e le bombole dell’ossigeno, con la conseguenza che l’ambulanza salterà in aria come una vera autobomba.… leggi tutto

Fallujah, l’Umanità Violata

Quello che è successo a Fallujah nel novembre del 2004 non può essere archiviato nel capitolo delle atrocità che sono conseguenze inevitabili di ogni conflitto bellico.

Per quanto la guerra sia un evento che rende leciti fatti che, nel tempo ordinario, sono universalmente considerati criminosi ed inaccettabili, tuttavia anche l’uso della violenza bellica è regolato dal diritto (ius in bello) ed incontra dei limiti, che le leggi dell’umanità considerano invalicabili.

Le regole fondamentali che riguardano i metodi ed i mezzi di guerra si poggiano su tre pilastri:
1.… leggi tutto

Il governo reticente

È ritornato il fantasma dell’ambulanza di Nassiriya. Nell’agosto del 2004, mentre gli americani cercavano di avere ragione dei miliziani di Moqtada Al Sadr, asserragliati nella città santa di Najaf, anche a Nassiriya si sono verificati degli scontri che hanno visto coinvolti i militari italiani del reggimento Lagunari Serenissima, schierati in difesa dei tre ponti sull’Eufrate.

Nel corso di tali scontri, avvenuti nella notte fra il 5 ed il 6 agosto, secondo la versione ufficiale, i militari italiani che presidiavano il Ponte Charlie, avrebbero bloccato un’autobomba diretta contro di loro, facendola esplodere.… leggi tutto

Legge Marziale – La libertà ai tempi della guerra infinita

E’ passata quasi inosservata l’approvazione, da parte del Senato, lo scorso 18 novembre, di un ambizioso progetto governativo di riforma delle leggi penali e della giurisdizione militare. Nel panorama desolato di leggi o di progetti di legge che demoliscono gli assi portanti dell’intero edificio costituzionale, come avviene con il progetto di riforma della II parte della Costituzione, la riforma dei codici e della giurisdizione militare può sembrare questione di secondaria importanza, da relegare nel dibattito fra gli specialisti della materia.

Ed invece, attraverso questo disegno di riforma, vengono in luce questioni peculiari, che attengono all’adattamento dell’ordinamento giuridico italiano al tempo della guerra infinita, con tutte le ricadute negative che ciò comporta in termini di salvaguardia della pace, dei diritti e delle libertà.… leggi tutto

Sparare (senza onore) sulle ambulanze

Il concetto di “onore militare” ricorre frequentemente nei manuali e nei codici militari. Il Codice Penale militare di guerra da un grande rilievo al concetto di “onore militare” e lo fa diventare, addirittura fonte del diritto, in quanto punisce, considerandoli crimini, tutti quegli atti o metodi di guerra, contrari all’“onore militare”.

Un po’ più difficile è cimentarsi con il compito di definire quali siano i comportamenti che offendono l’onore militare.

Però possiamo essere tutti d’accordo che se c’è un’azione che vilipende al massimo grado l’onore militare, questa azione è l’atto di sparare sulle ambulanze, tanto che l’espressione «sparare sulla Croce Rossa» è diventata una metafora per indicare un comportamento demenziale, vigliacco e ingiustificabile.… leggi tutto

Nassiriya le leggi infrante

È di questi giorni la notizia che i Carabinieri dislocati a Nassiriya con il contingente militare italiano hanno fermato sette persone, che detenevano armi e munizioni da guerra. Quelle persone probabilmente stavano preparando un attacco contro postazioni italiane. Bene hanno fatto, pertanto, i Carabinieri ad arrestarli, sventando possibili atti aggressivi. Tali azioni, dal punto di vista del diritto si presentano come delitti contro la personalità dello Stato italiano, per il quale l’articolo 7 del codice penale prevede la punibilità secondo la legge italiana, dovunque siano commessi.… leggi tutto

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