Un anno drammatico

Un anno fa, quando ci siamo scambiati gli auguri di fine d’anno scrutavamo con trepidazione l’avvento del nuovo anno, combattuti come sempre, fra speranze e incertezze e l’attesa di una vita migliore. Nessuno avrebbe mai immaginato la tempesta che stava per colpirci e già ruggiva alle nostre porte. Lo stupore è stato il sentimento più diffuso quando il 9 marzo (quasi) tutte le attività sono state fermate e noi ci siamo trovati chiusi nelle nostre case, sperimentando una condizione di isolamento che non avevamo mai vissuto, né mai immaginato.… leggi tutto

Buio a Mezzogiorno

Il titolo del romanzo dello scrittore ungherese Arthur Koestler, (pubblicato in lingua inglese nel 1941), è l’aforisma più appropriato per descrivere le insidie e le incertezze del tempo che stiamo vivendo. Mentre la pandemia ha ripreso la sua corsa in tutto il mondo, specialmente nei paesi europei che ci circondano, facendosi beffe delle misure di contenimento impiantate a fasi alterne un po’ dappertutto, costringendo la Germania a decretare un lockdown totale per 20 giorni, nel nostro Paese le misure restrittive adottate hanno rallentato la corsa del morbo ma non sono riuscite ad ottenere un decremento significativo.… leggi tutto

La perenne attualità della dichiarazione universale

[] il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
[…] il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell’uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;
[…] è indispensabile che i diritti dell’uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione.
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Un Patto nuovo per una politica vecchia

«Adotteremo un approccio umano e umanitario. Salvare vite in mare non è un’opzione. E quei paesi che assolvono i loro doveri giuridici e morali o sono più esposti di altri devono poter contare sulla solidarietà di tutta l’Unione europea. […] Tutti devono farsi avanti e assumersi la propria responsabilità».

Queste parole, tratte dal discorso della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sullo stato dell’Unione 2020, sono anteposte al testo del “Patto sulle migrazioni e l’asilo” presentato come la svolta tanto attesa dell’Unione Europea sulle politiche dell’immigrazione.… leggi tutto

Il sisma del 1980: il miracolo della solidarietà

Sono passati 40 anni da quel tragico 23 novembre. E’ un tempo sufficientemente lungo perché la memoria possa archiviare le emozioni vivissime che tutti abbiamo vissuto in quei momenti drammatici, il dolore, la polvere, lo stupore di ritrovarsi tutti improvvisamente per strada, privi della sicurezza dell’abitazione e angosciati per la sorte dei nostri cari. Il tempo indebolisce la memoria e trasforma tutto in un brusio di sottofondo in cui le passioni si spengono, le emozioni, le sofferenze, i lutti, le speranze si amalgamano  e perdono quell’intensità con cui ci avevano interpellato.… leggi tutto

Un grido nelle tenebre

I loose my baby.. Il video del drammatico salvataggio con la scena della madre che si dispera per aver perso in mare il proprio bambino, Joseph, di sei mesi, bimbo morto, poche ore dopo fra le braccia dei medici di Emergency, ha squarciato per qualche istante, come un lampo nelle tenebre, il silenzio mediatico sulle tragedie che si consumano ogni giorno nel Mediterraneo centrale a poche miglia dalle nostre coste.

Qualcuno ha fatto finta di indignarsi, qualcuno si è chiesto se vi sono delle responsabilità, la politica ha taciuto e un velo di oblio è calato sulla vicenda della scandalosa omissione di soccorso nei confronti del flusso dei profughi che tentano di arrivare in Europa attraverso il Mediterraneo.… leggi tutto

Fermatela!

Implacabile l’epidemia continua la sua corsa. Le statistiche ci informano che in Italia abbiamo superato la soglia di un milione di casi totali e che questa settimana abbiamo avuto un picco di decessi giornalieri (623) che ci ha fatto superare tutti gli altri paesi europei, compresa la Russia. Dagli ospedali arrivano allarmi per la crescita delle degenze che sta diventando insostenibile. Il numero totale dei ricoverati (29.444) alla data dell’11 novembre ha superato il picco di 29.010 ricoverati registrato il 4 aprile quando ci trovavamo al culmine della prima fase dell’epidemia, mentre cresce inesorabilmente il numero dei ricoverati in terapia intensiva (3.081).… leggi tutto

Il Mondo in bilico

L’esito ancora in bilico delle elezioni americane getta un fascio di luce sulla drammatica ambiguità del tempo che stiamo vivendo. Un tempo di incertezze in cui la vita stessa dell’umanità è soggetta al rischio della rovina. Un tempo in cui la potenza tecnologica, dopo aver raggiunto vette inimmaginabili, deve confrontarsi con la fragilità del fattore umano, messa in evidenza dalla pandemia, e con le minacce agli ecosistemi che consentono la vita sulla Terra, provocate dal mutamento planetario del clima in corso.… leggi tutto

Coronavirus: la vittoria mutilata?

La pandemia da Covid-19 ha ripreso vigore e ha steso di nuovo il suo nero mantello sui paesi europei. In Italia abbiamo assistito ad un improvviso impennarsi della curva dei contagi, che sono raddoppiati ogni 7/10 giorni, passando da circa 5.000 contagi giornalieri il 12 ottobre a circa 10.000 il 20 ottobre, superando la soglia dei 25.000 il 28 ottobre, mentre i decessi giornalieri hanno superato quota 200 ed i ricoveri in terapia intensiva sono passati da 358 (l’8 ottobre) a 1536 (il 28 ottobre).… leggi tutto

Il morbo infuria

Il pan ci manca / sul ponte sventola bandiera bianca…

La dolente lirica (le ultime ore di Venezia) con la quale Arnaldo Fusinato  descrive l’agonia delle Repubblica di Venezia che, stremata dall’epidemia di colera e dalla fame, il 27 agosto 1849 si arrese agli austriaci, può essere rivisitata come una metafora del tempo attuale nel quale due mali stanno affliggendo il nostro Paese, la pandemia (il morbo) e la fame, cioè la nuova povertà generata dall’epidemia. Proprio nella settimana in cui i numeri della pandemia hanno subito un’impennata paurosa, provocando una rincorsa di provvedimenti restrittivi fra Governo e governatori regionali, è stato diffuso il nuovo rapporto di Caritas Italiana dal titolo “Gli anticorpi della solidarietà”  pubblicato in occasione della Giornata mondiale di contrasto alla povertà (17 ottobre).… leggi tutto

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