Se sono del tutto comprensibili – sul piano umano – la delusione e lo sconforto con cui è stato accolto il doppio no della Corte Costituzionale ai referendum elettorali da parte di coloro che si sono impegnati nella campagna referendaria, con la speranza di aprire una stagione di cambiamento della politica, occorre dire chiaramente che sono inaccettabili le bordate sparate contro la decisione della Corte, accusata di essere pervenuta ad una decisione “politica”, ispirata dal Palazzo.
Non si sono ancora spenti, infatti, gli echi delle aggressioni intimidatorie effettuate da Berlusconi e dai leghisti contro le decisioni della Corte tutte le volte che la Consulta ha esercitato il suo ruolo istituzionale di custode della Costituzione, cancellando dall’ordinamento giuridico gli obbrobri di una legislazione discriminatoria e ad personam.… leggi tutto