L’intercettazione delle imbarcazioni della Flotilla da parte della marina israeliana ha suscitato indignazione in tutto il mondo, ma nessuno si è stupito, perché ormai ci siamo assuefatti al supremo disprezzo del diritto internazionale da parte di Israele. Invece è necessario sottolineare l’illegalità di tutte le azioni di forza compiute da Israele nei confronti della Flotilla e dei suoi equipaggi per comprenderne le conseguenze.
La prima cosa da mettere in evidenza è che Israele non ha alcuna giurisdizione sulle acque internazionali. Il principio della libertà di navigazione nell’alto mare è una regola consuetudinaria del diritto internazionale, ribadita dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare (Unclos) che definisce i confini del mare territoriale (12 miglia), consentendo l’esercizio di poteri sovrani nella zona contigua che si estende fino a 24 miglia.… leggi tutto