Vi ricordate di quel 23 aprile?

Ksenija Bankovic aveva 28 anni il 23 aprile del 1999 e svolgeva con grande passione il suo lavoro di assistente al montaggio, anche Jelika Munitlak aveva 28 anni ed era molto soddisfatta del suo lavoro di truccatrice.

Oggi, dopo cinque anni, Ksenija e Jelika hanno ancora 28 anni.

Infatti sono state spogliate della vita alle ore 2,06 del 23 aprile 1999, assieme ad altre quattordici persone, come loro addette al lavoro presso gli studi della Rts (Radio Televisione Serba) di Belgrado.… leggi tutto

La libertà dell’informazione nel tempo della guerra infinita

FNSI
Federazione Nazionale della Stampa Italiana

Il 23 aprile del 1999, alcuni aerei della Nato bombardarono la sede della Televisione serba di Belgrado. Un’intera troupe fu sterminata; ed erano in sedici, tra operatori e giornalisti. Come disse il suo comandante, generale Wesley Clark, fu un atto “intenzionale e deliberato”: la stampa andava considerata “braccio armato” di un regime dittatoriale.

Purtroppo non si è trattato di un episodio destinato a rimanere isolato. L’8 aprile 2003, alla vigilia della caduta di Bagdad, sono stati scagliati quasi simultaneamente tre attacchi contro uomini e strutture dell’informazione, che hanno colpito gli uffici della TV Al Jazeera, della TV Abu Dhabi e l’hotel Palestine, dove era alloggiata la stampa internazionale, provocando tre morti e numerosi feriti.… leggi tutto

Strage di Madrid – Per favore fermate gli apprendisti stregoni

E’ durata poche ore la “verità ufficiale” del Governo spagnolo sulla responsabilità degli attentati dell’undici marzo, travolta dalle indagini della polizia e dalle rivendicazioni di sigle terroristiche islamiche. Il maldestro tentativo del Governo Aznar di trovarsi un responsabile di comodo e di accreditare una “verità di Stato” sul massacro, lascia trapelare lo sgomento di dover fare i conti con le conseguenze delle proprie sciagurate scelte di politica internazionale.
L’orrore che suscita la strage di Madrid è universale, come universale è l’esecrazione di questo attacco terroristico, folle e frutto di una logica infernale.… leggi tutto

Il Muro dell’apartheid dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia

“Quali conseguenze giuridiche derivano dalla costruzione del muro da parte di Israele, Potenza occupante, nei territori palestinesi occupati, comprese le zone attorno e all’interno di Gerusalemme Est, come descritto nel Rapporto del Segretario generale prendendo in considerazione le regole ed i principi di diritto internazionale, compresa la Quarta Convenzione di Ginevra e le rilevanti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell’Assemblea generale?”

Sono queste le parole che inquietano le Cancellerie e turbano i responsabili della politica israeliana.

Sono le parole che ha pronunziato l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Risoluzione adottata l’8 dicembre del 2003, con la quale l’Assemblea ha messo in gioco l’ultima risorsa dell’ONU, la più preziosa, la Corte Internazionale di Giustizia.… leggi tutto

Lodata sia la Corte

La sentenza della Corte Costituzionale, che ha cancellato dall’Ordinamento giuridico la vergogna del c.d. “lodo Schifani”, ci annunzia una buona novella: la Costituzione italiana esiste ancora, è ancora viva, anche se non in buona salute, e resiste all’avvento del regime.

Da molti anni nella costituzione materiale ha preso piede (per responsabilità sia della destra che della sinistra) l’idea che la Costituzione può e deve essere “flessibile” , che le sue regole possono essere piegate alle esigenze delle contingenti maggioranze parlamentare.

Non è stato Berlusconi a teorizzare la supremazia della politica sul diritto, ma non v’è dubbio che è stato il Governo Berlusconi a spingere fino al parossismo l’esigenza dell’onnipotenza della politica, praticando il primato della sua azienda-politica sulle regole che assicurano il corretto funzionamento delle istituzioni e tutelano i principi fondamentali.… leggi tutto

Solo la politica ci può salvare

Il mondo sembra precipitato in un incubo senza fine. Viviamo in un tempo drammatico nel quale alle fitte tenebre che sono calate all’orizzonte della Comunità internazionale corrisponde un buio ancora più fitto nello scenario della nostra nazione.

Il nostro Paese nei quasi 60 anni che ci separano dalla liberazione, ha vissuto anni difficili, contingenze drammatiche, crisi profonde, eventi luttuosi, ma un attacco così profondo, pervicace ed insidioso ai connotati stessi della democrazia, come concepita nel progetto costituzionale, non si era mai verificato.… leggi tutto

Corte Internazionale di Giustizia e il muro di separzione

General Assembly Plenary
Tenth Emergency Special Session
23rd Meeting (AM)

GENERAL ASSEMBLY ADOPTS TEXT REQUESTING INTERNATIONAL COURT OF JUSTICE TO ISSUE ADVISORY OPINION ON WEST BANK SEPARATION WALL

Tenth Emergency Special Session Approves Measure By Recorded Vote of 90 in Favour, 8 Against as 74 Abstain

The tenth emergency special session of the 191-member United Nations General Assembly this morning adopted a resolution asking the International Court of Justice (ICJ) to issue an advisory opinion on the legal consequences of Israel’s construction of a separation barrier in the West Bank.… leggi tutto

La riforma dell’Ordinamento giudiziario: che spassoso paradosso italiano

“E’ stato dimostrato a Milano – ha dichiarato Ilda Boccassini in una intervista a Repubblica – che a Roma c’erano giudici che vendevano la proprio indipendenza e da anni stiamo qui a discutere dell’indipendenza dei magistrati di Milano che l’hanno svelato e non di quei giudici di Roma che, la loro indipendenza, se la sono venduta. La corruzione dei giudici dovrebbe imporre un confronto sulle correzioni da applicare al sistema giudiziario, al suo ordinamento, ma quelle riforme sembra siano anche nelle mani di chi ha corrotto quei giudici.… leggi tutto

Onorare i caduti, non celebrare la morte

La morte dei 19 italiani impegnati nella missione “Antica Babilonia” è un evento così crudele ed assurdo che la coscienza collettiva non lo può accettare, non può accettare che tante vite siano state spezzate, cancellate per sempre sull’altare di una politica impazzita ed irresponsabile. Di qui l’esigenza di elaborare il lutto, secondo il vecchio schema della retorica patriottica, trasformando la morte in “sacrificio”, in offerta generosa delle vita per la salute della collettività. Per questo è stato inventato il “milite ignoto” e sono stati costruiti i “sacrari” ai caduti, e non è un caso che oggi quei templi vengano riaperti.… leggi tutto

Una riforma contro la Democrazia

Non c’è niente di personale, malgrado le apparenze, nello scontro politico sulla giustizia. I fuochi pirotecnici che il Presidente del Consiglio accende ripetutamente con le sue inusitate aggressioni alla magistratura, ai singoli giudici, non sono semplicemente frutto dei rancori personali di un uomo politico “perseguitato” dall’Autorità giudiziaria, a cagione dei fatti criminosi ascritti a lui stesso ed ai suoi principali collaboratori. Dietro lo scontro fra Berlusconi e la Giustizia non si nascondono solo questioni (ed interessi) personali, vi è un disegno “riformatore” di vasto respiro.… leggi tutto

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