Intercettare la Flotilla è un crimine

L’intercettazione delle imbarcazioni della Flotilla in acque internazionali da parte di Israele è un atto illecito che dà luogo a responsabilità penale

L’intercettazione delle imbarcazioni della Flotilla da parte della marina israeliana ha suscitato indignazione in tutto il mondo, ma nessuno si è stupito, perché ormai ci siamo assuefatti al supremo disprezzo del diritto internazionale da parte di Israele. Invece è necessario sottolineare l’illegalità di tutte le azioni di forza compiute da Israele nei confronti della Flotilla e dei suoi equipaggi per comprenderne le conseguenze.

La prima cosa da mettere in evidenza è che Israele non ha alcuna giurisdizione sulle acque internazionali. Il principio della libertà di navigazione nell’alto mare è una regola consuetudinaria del diritto internazionale, ribadita dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare (Unclos) che definisce i confini del mare territoriale (12 miglia), consentendo l’esercizio di poteri sovrani nella zona contigua che si estende fino a 24 miglia.… leggi tutto

Distruggere Gaza: è Genocidio

Nessuno, senza commettere un crimine irreparabile contro l’intera famiglia umana, può condannare a morte una città. (G. La Pira)

Parigi brucia? è il titolo del film di René Clément, uscito nel 1966 e ispirato alla richiesta di Hitler che aveva ordinato al generale Dietrich von Choltitz (comandante della guarnigione di Parigi) di distruggere la città prima di ritirarsi. Com’è noto, grazie all’azione combinata della Resistenza francese, delle Forze Francesi Libere e degli Alleati e alla titubanza dello stesso generale nazista, Parigi riuscì a insorgere e liberarsi quasi intatta. Oggi lo stesso progetto di distruzione e di morte viene attuato nei confronti della città di Gaza con la differenza che non c’è più il punto interrogativo.… leggi tutto

Proteggere la Global Sumud Flotilla

Non può essere attribuita alla Global Sumud Flotilla la “sfida” di forzare il blocco istituito da Israele alla coste di Gaza, la questione deve essere rovesciata; è Israele che “sfida” la Comunità internazionale con la sua aperta ribellione al diritto internazionale e alla Corte internazionale di Giustizia,

Nelle sue comunicazioni al Senato l’11 settembre il ministro Tajani ha dichiarato: “Seguiamo da vicino anche la vicenda della Global Sumud Flotilla. Ai 58 cittadini italiani che partecipano all’iniziativa garantiremo – come abbiamo voluto assicurare insieme al presidente del Consiglio – assistenza diplomatica e consolare, come abbiamo sempre fatto per i cittadini italiani fermati in Israele per iniziative analoghe. Ho chiesto all’Unità di crisi del ministero di restare in stretto contatto con la portavoce italiana della Flotilla”. Di fronte alla posizione “minimalista” assunta dal governo italiano, che guarda alla missione con malcelato fastidio, sono necessari dei chiarimenti.… leggi tutto

Gaza: fermare la soluzione finale

 Il gruppo dirigente paranoico che guida il Governo di Israele è convinto di aver ricevuto un mandato biblico per impossessarsi della terra che va dal fiume al mare, liberandosi dei palestinesi votati allo sterminio.

Il 21 agosto è stata avviata dall’esercito israeliano una nuova offensiva militare, denominata “Carri di Gedeone 2” con l’obiettivo di occupare Gaza City, dove si troverebbero ancora circa 800.000 persone, e di procedere alla deportazione forzata di tutti gli abitanti verso il sud della Striscia. Per l’attuazione di questo piano sono stati mobilitati circa 60.000 riservisti. Mentre scriviamo i carri armati israeliani stanno avanzando nel centro di Gaza City e ci sono stati già centinaia di morti per gli intensi bombardamenti.… leggi tutto

Da Sebrenica a Gaza..attraversando l’inferno

C’è un filo nero che collega i massacri di Sebrenica di 30 anni fa con quelli dell’esercito israeliano a Gaza. Si tratta, in entrambi i casi di genocidi dettati dall’intento di annientare un gruppo etnico. Ma, mentre il genocidio di Sebrenica è stato sanzionato dalla comunità internazionale, quello di Gaza è impunito anche se realizzato in modo ancora più atroce condannando persino i bambini a morire di fame e di sete

Oggi, 11 luglio, ricorre l’anniversario dell’episodio più atroce della guerra che sconvolse la Bosnia-Erzegovina dal 1992 al 1995. Sono passati 30 anni dalla caduta di Sebrenica, dalla deportazione dei suoi abitanti e dagli orribili massacri che ne seguirono nei giorni immediatamente successivi. Nella mattinata dell’11 luglio 1995 le truppe Serbo bosniache, comandate dal generale Ratco Mladic, penetrarono nella città di Sebrenica, enclave mussulmana in una zona serba, che il 16 aprile del 1993 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU aveva dichiarato safe area.… leggi tutto

Stop cooperazione militare con Israele

Memorandum d’Intesa in materia di cooperazione militare e della difesa con Israele. Dieci giuristi italiani hanno firmato il 21 Maggio 2025 una Diffida formale al Governo (riportata qui integralmente), richiamando l’obbligo di rispettare i principi costituzionali e i trattati internazionali.

ATTO DI SIGNIFICAZIONE CON CONTESTUALE DIFFIDA AD ADEMPIERE PER DOVERE DI FEDELTÀ ALLA COSTITUZIONE

I sottoscritti:

• CARDUCCI Michele 

• DINI Veronica 

• GALLO Domenico 

• GIANNANGELI Ugo 

• MARCELLI Fabio

• PACCIONE Luigi 

• SALERNI Arturo 

• SALTALAMACCHIA Luca

• VITALE Gianluca

tutti rappresentati ai soli fini del presente atto dall’Avvocato Luigi Paccione, in forza di deleghe sottoscritte da ognuno di essi e allegate ai piedi della presente diffida, ed elettivamente domiciliati presso lo studio del detto procuratore, in Bari alla Via Quintino Sella civico 120, nonché, ove occorra, all’indirizzo PEC: luigi.paccione@legalmail.it… leggi tutto

Gaza: stop al Genocidio

Se quello che succede a Gaza è una vergogna per l’umanità, il silenzio complice del governo Meloni è una vergogna per tutti gli italiani. Basta silenzio, basta complicità, non c’è più tempo, bisogna agire #stopgenocidiogaza

Dopo 19 mesi di bombardamenti dal cielo da terra e dal mare contro una popolazione indifesa, dopo 53.000 morti accertati, fra cui 16.000 fanciulli, dopo la distruzione di tutte le infrastrutture civili indispensabili per la vita della popolazione, dopo aver ridotto alla fame la popolazione accerchiata nel ghetto di Gaza, avendo bloccato da oltre due mesi l’ingresso di cibo, acqua, medicine, combustibile – per dirla con Guccini – non è ancora sazia di sangue la belva umana. Il governo israeliano si appresta a lanciare una nuova offensiva di terra che prevede la rioccupazione di una larga parte della Striscia di Gaza al fine di ripulirla dagli abitanti da ammassare in un’area ristretta al sud.… leggi tutto

Gaza: restiamo umani

la foto del bambino giapponese che porta sulle spalle il fratellino morto, non ci racconta solo la tragedia di Hiroshima ma anche quella di Gaza

Secondo le ultime stime, dalla ripresa della guerra di Israele a Gaza sono morti 792 palestinesi, di cui 200 minori. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, aggiungendo che i feriti sono stati 1.663. Il bilancio totale dall’avvio del conflitto è di 50.144 morti.  L’UNICEF ha riportato che il 18 marzo è stato il giorno più letale per i bambini nella Striscia, con oltre 130 minori deceduti in un solo giorno. Le parole delle statistiche sono gelide, i numeri non possono descrivere le sofferenze dei feriti e la disperazione dei sopravvissuti.… leggi tutto

Gaza dopo la tregua.

Finalmente a Gaza si è spento il fragore delle armi. La tregua è una benedizione ma è fragile, occorre un progetto per il futuro il cui caposaldo deve essere la fine dell’occupazione israeliana

Finalmente domenica 19 gennaio si è spento il fragore delle armi, dopo che per 467 giorni la morte ha mietuto con dovizia la sua messe nel campo di Gaza. Abbiamo tutti accolto questa notizia tirando un sospiro di sollievo come all’uscita da un incubo. Un sospiro di sollievo anche per la liberazione delle tre ragazze israeliane e delle donne e i minori palestinesi sequestrati nelle carceri israeliane. In realtà neanche nei peggiori incubi si potrebbero sognare le atrocità commesse su larga scala a Gaza da un esercito assetato di sete di vendetta, che non ha avuto remore a commettere i crimini più odiosi, calpestando impunemente le regole che la comunità internazionale si è data per mitigare la barbarie dei conflitti.… leggi tutto

Gaza: i dannati della terra

C’è qualcosa di osceno nello stare qua a discutere se a Gaza sia in corso o no un genocidio: come se discutessimo della guerra del Peloponneso, o della crociata contro gli Albigesi. Fermare le atrocità in corso contro una popolazione assediata, affamata e bersagliata con crudeltà non è solo un obbligo morale e giuridico, è un presupposto imprescindibile se vogliamo restare umani.

“C’è qualcosa di osceno nello stare qua a discutere se a Gaza sia in corso o no un genocidio: come se discutessimo della guerra del Peloponneso, o della crociata contro gli Albigesi. Perché questo sta succedendo ora: nel nostro tempo, a pochi chilometri da noi. Potremmo fermarlo, se davvero volessimo: in qualunque momento. Due milioni di persone sono chiuse in quello che è ora un enorme campo di concentramento: un esercito nemico li assedia, li affama, li uccide ogni giorno” Colgono nel segno le parole di Tomaso Montanari (il Fatto, 2/122/24).… leggi tutto

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