Fuga dall’Afganistan

Della tragica fine della guerra degli Usa e della Nato in Afghanistan si è ormai detto (quasi) tutto. Ma a restare sullo sfondo è la questione fondamentale: perché non è possibile capire la fine di un conflitto se non si parte dal suo inizio. Che nel caso specifico fu una guerra ingiusta e fuori dal diritto internazionale.

Dal 15 agosto la bandiera dei Talebani sventola sul pennone del palazzo presidenziale di Kabul. In una sola settimana le istituzioni politiche e militari dello Stato fantoccio, messo su dagli americani e sostenuto dalla NATO, si sono squagliate come neve al sole.

Un esercito di 300.000 uomini, dotato di armi ed equipaggiamenti moderni si è arreso agli insorti senza colpo ferire. A ben vedere è stato meglio così perché ciò che era inevitabile, il cambio di regime, è avvenuto senza ulteriore spargimento di sangue.… leggi tutto

La scomparsa di Gino Strada

Con la scomparsa di Gino Strada l’Italia perde un profeta che ci annunciava con azioni concrete che un altro mondo è possibile

AreaDG sulla scomparsa di Gino Strada

Con la scomparsa di Gino Strada l’Italia perde uno dei suoi uomini migliori e uno straordinario interprete della contemporaneità.

Egli è stato protagonista di una politica “alta”, fondata sull’idea semplice e radicale, quanto rivoluzionaria, del rifiuto della guerra e della violenza quale metodo di risoluzione dei conflitti sociali.

Attraverso la costruzione della visionaria esperienza collettiva di Emergency, Gino Strada ha attuato un’azione politica capace di dare risposte concrete ai bisogni essenziali di salute e di cura da chiunque provenienti, di essere presente con ospedali, presidi medici e personale nei luoghi di guerra, nei campi profughi, nelle realtà più marginali dove regnano abbandono e disperazione.… leggi tutto

Parigi brucia?

Nell’agosto del 1944 Parigi fu risparmiata dal fuoco, ma oggi un fuoco molto più esteso minaccia non una singola città ma la terra intera.

Parigi brucia? E’ il titolo di un film del regista francese Renè Clement (1966) che narra del fallimento del piano di Adolf Hitler di ridurre Parigi in cenere, dovuto agli scrupoli del governatore militare tedesco, il generale Dietrich von Choltitz e all’azione intelligente della resistenza francese.

Nell’agosto del 1944 Parigi fu risparmiata dal fuoco, ma oggi un fuoco molto più esteso minaccia non una singola città ma la terra intera. Epifenomeni di questo fuoco che minaccia la terra sono le centinaia d’incendi che, in questa settimana rovente in cui la temperatura ha raggiunto nel nostro Paese punte di 48,8 gradi, stanno devastando il Sud e le isole, mentre sulle altre sponde del Mediterraneo il fuoco devasta la Grecia continentale e le isole e infligge ferite gravissime all’Algeria dove sono morti 25 pompieri.… leggi tutto

Verità e giustizia

La memoria della strage di Bologna ci richiama alla necessità di fare piena luce sulle stragi che hanno insanguinato l’Italia, a cominciare da quella di Piazza Fontana

Anche quest’anno è venuto il 2 agosto.

Anche quest’anno il popolo di Bologna si è stretto attorno al dolore dei familiari delle 85 vittime della strage del 2 agosto e si è raccolto in un corteo aperto da un grande striscione: Bologna non dimentica.

Anche quest’anno l’associazione dei familiari delle vittime per bocca del suo Presidente, Paolo Bolognesi, ha chiesto verità e giustizia e che sia fatta piena luce, non solo sugli esecutori materiali, per i quali sono ancora in corso due processi, ma sui mandanti occulti della strage annidati in livelli istituzionali.… leggi tutto

Ha settant’anni ma non li dimostra

La Convenzione ha compiuto 70 anni, potrebbe sembrare uno strumento vecchio e superato, il lascito di un’era passata . Invece questo strumento è ancora più attuale di quanto lo fosse all’epoca in cui fu concepito.

Considerando che la Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo hanno affermato il principio che gli uomini, senza distinzioni, devono godere dei diritti dell’ uomo e delle libertà fondamentali;

Considerando che l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha più volte manifestato il suo profondo interessamento per i rifugiati e che essa si è preoccupata di garantire loro l’esercizio dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali nella maggiore misura possibile.

Sono queste le premesse ideali e morali, espresse nel preambolo, sulla base delle quali il  28 luglio del 1951 fu firmata a Ginevra la Convenzione dell’ONU  sui rifugiati, fondamentale strumento giuridico internazionale a difesa della nostra umanità.… leggi tutto

Violenza o diritto: cosa chiede l’Europa

La vicenda di Genova ci segnala quanto sia indispensabile per la democrazia l’indipendenza del PM rispetto al potere politico.

Dalla casalinga di Voghera al pistolero di Voghera: è l’evoluzione dei tempi. Del resto uno spiacevole incidente può capitare a tutti. Chi è che non va in giro con una pistola cal. 22 in tasca con il colpo in canna?

Se si verifica una lite e il pistolero cade in terra, un colpo ci può sempre scappare. Del resto se un marocchino che infastidisce gli avventori di un bar incontra un pistolero, l’esito  infausto per il molestatore è nella natura delle cose.… leggi tutto

Riforma della giustizia penale: un passo avanti e due indietro

Il progetto di riforma introduce delle note positive che, proseguendo il percorso intrapreso dalla riforma Orlando, segnano un’inversione di tendenza rispetto al passato. Però questo sforzo di razionalizzazione si scontra e viene contraddetto dalle disposizioni in tema di ragionevole durata dei giudizi di impugnazione

Il tema della giustizia penale, o meglio del controllo di legalità esercitato dall’Autorità giudiziaria riguardo alla violazione di quelle regole di convivenza che sono presidiate dal diritto penale, è sempre stato incandescente. Il conflitto fra giurisdizione e politica sempre immanente negli ordinamenti democratici fondati sulla divisione dei poteri, in Italia negli ultimi trent’anni ha assunto toni esasperati soprattutto dopo l’avvento al governo di un ceto politico coinvolto nel suo vertice in una serie di vicende corruttive, se non di fiancheggiamento alla mafia.… leggi tutto

Salvati tu che hai un sogno

Dal 2017, anno della firma da parte del nostro Governo del Memorandum con la Libia, oltre alla strage di innocenti in mare, assistiamo all’ intervento della cosiddetta Guardia costiera libica, finanziata con risorse italiane e della Ue, che ha operato respingimenti riconducendo più di 60 mila persone nei centri di detenzione governativi e soprattutto, fatto ancor più grave, in quelli gestiti dalle milizie paramilitari.

Mentre la nave Ocean Viking continua a navigare a vuoto in attesa che qualcuno le indichi un porto di sbarco per i 572 naufraghi stremati raccolti nel Mediterraneo centrale, si è tenuta mercoledì scorso al Senato una conferenza stampa con la quale è stato presentato l’appello che 29 organizzazioni laiche e religiose hanno rivolto al Presidente Draghi, chiedendogli di fermare la strage nel Mediterraneo e cancellare il memorandum con la Libia. Alla vigilia del dibattito parlamentare sul rifinanziamento delle missioni militari italiane è emerso che il Governo italiano ha deciso di incrementare i fondi concessi alla c.d.… leggi tutto

Genova per noi

Genova per loro rappresentò l’occasione per consolidare il nuovo ordine economico internazionale e inaugurare un nuovo modello di gestione dell’ordine pubblico e di repressione delle opposizioni funzionale al nuovo ordine.

«La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale.» 

Così si esprimeva Amnesty International in un rapporto del 21 luglio 2006 che faceva il punto, a 5 anni di distanza, degli straordinari avvenimenti verificatisi a Genova dal 19 al 22 luglio 2001 in occasione del vertice del G8. 

Le incredibili violenze delle forze di polizia contro il corteo pacifico ed autorizzato delle tute bianche, la “macelleria messicana” compiuto alla scuola Diaz, le torture “turche” praticate nella caserma di Bolzaneto contro centinaia di manifestanti arbitrariamente arrestati, sono state ampiamente evidenziate dai documenti video e fotografici dell’epoca, dalle numerose testimonianze raccolte dalla stampa ed infine indagate nei procedimenti giudiziari penali, civili e contabili che ne sono seguiti.… leggi tutto

Una nota stonata

la nota vaticana,costituisce un’ingerenza inaccettabile nella libertà di autodeterminazione del Parlamento italiano perchè il riferimento all’Accordo di revisione del Concordato è del tutto pretestuoso.

Ha suscitato grande stupore la nota verbale che la Segreteria di Stato vaticana ha consegnato il 17 giugno scorso all’ambasciatore italiano presso la Santa Sede relativa alla legge sul contrasto alle discriminazioni fondate sul sesso in discussione al Senato. Questo passo si pone fuori dal dibattito politico culturale che si sviluppa liberamente nel nostro paese ogni volta che il Parlamento affronta temi eticamente sensibili nel quale la Chiesa e le varie formazioni sociali di ispirazione cattolica intervengono attivamente.  Qui vengono in gioco i rapporti di forza fra gli Stati, regolati dai trattati internazionali.… leggi tutto

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