Rifiutare l’arte della guerra

Ormai siamo arrivati al ventitreesimo giorno di guerra e le indiscrezioni su un possibile accordo sono contraddette da dichiarazioni bellicose e dal fragore sordo delle bombe.

Forgeranno le loro spade in vomeri,/ le loro lance in falci;/ un popolo non alzerà più la spada/ contro un altro popolo/ non si eserciteranno più nell’arte della guerra.(Is. 2,1-5)

Dobbiamo aggrapparci alla profezia di Isaia per non abbandonare la speranza nell’avvento di quel tempo messianico in cui i popoli non si eserciteranno più nell’arte della guerra. Però non possiamo attendere fino alla fine dei giorni, abbiamo bisogno della pace subito.

Ormai siamo arrivati al ventitreesimo giorno di guerra e le indiscrezioni su un possibile accordo sono contraddette da dichiarazioni bellicose e dal fragore sordo delle bombe.… leggi tutto

Guardare al futuro per fermare il massacro

Non dobbiamo stancarci di chiedere il cessate il fuoco, però è evidente che non si potrà mai ristabilire la pace se non si pone mano alla soluzione dei nodi politici che hanno innescato la guerra. Ci vuole una visione del futuro.

Scenari. Il conflitto ucraino assume ora la veste di un scontro diretto Russia-Nato per interposta Ucraina come dimostra l’attacco contro la base militare di Yavoriv, a 25 km dal confine polacco

Siamo arrivati al ventesimo giorno di guerra d’aggressione all’Ucraina e ancora non sappiamo se e quando arriverà il cessate il fuoco. Quello che sappiamo è che ogni giorno, ogni ora di guerra semina fiumi di sangue e di lacrime, provoca morte, distruzioni e miseria. Col passare del tempo il conflitto diventa più feroce e rischia di espandersi.… leggi tutto

Impedire il ritorno della guerra

Nell’ultima settimana si è ulteriormente accresciuta la tensione fra i due blocchi politico militari che si fronteggiano intorno alla crisi dell’Ucraina. Lo stallo è evidente, le crisi politiche non si risolvono schierando i carri armati ma con la politica. Insistere sul confronto militare porta la tensione a livelli in sostenibili.


Il procedimento per l’elezione del Presidente della Repubblica è il momento più delicato della vita politica della Repubblica e si svolge sempre secondo una serie di riti e di trattative opache fra i vari attori politici ma la spettacolarizzazione compiuta dai media non era mai arrivata a questi livelli. Da quattro giorni le TV ci rovesciano sulla testa una valanga di interviste e di dibattiti inconcludenti, oscurando quel che avviene nel resto del mondo. Il 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz da parte dell’armata rossa, giorno della memoria, è stato celebrato con qualche stanco rito rievocatorio, ma nessuno ha messo in evidenza i nessi fra i drammi del passato e i pericoli attualissimi che oscurano il nostro orizzonte, come la minaccia del ritorno della guerra in Europa.… leggi tutto

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