Alle origini della guerra: la democrazia tradita

La guerra è (anche) la spia del tradimento della democrazia. Oltre due secoli fa Kant segnalava che a decidere sulla pace e sulla guerra devono essere i cittadini e non i governanti. Ma così non è stato prima della invasione dell’Ucraina da parte della Russia

Il viaggio a Mosca di Orban, teorico della democrazia illiberale, e la sconfessione che ha ricevuto a reti unificate dai media mainstream e dai portavoce delle forze politiche democratiche europee, ha fatto emergere un paradosso. A prima vista sembra che le ragioni della pace stiano più a cuore agli autocrati che alle democrazie liberali dell’Occidente, le cui classi dirigenti tendono a legittimare la guerra e preferiscono sperimentarla fino in fondo per vedere l’effetto che fa.

Immanuel Kant nel suo saggio Per la Pace perpetua, scritto nel 1795, afferma un principio contrario: solo la Costituzione repubblicana può fondare la prospettiva della pace perpetua.… leggi tutto

Il volto feroce e le lacrime di coccodrillo del G7

La faccia feroce del G7 verso la Russia si converte in un volto compassionevole rigato di lacrime di coccodrillo per la tragedia in atto a Gaza.

Giorgia Meloni si è vantata del vertice del G7 come un grande successo dell’Italia e del suo governo ed ha reagito stizzita alle polemiche sollevate dai suoi critici sull’assenza della parola “aborto”, laddove nelle conclusioni del precedente vertice di Hiroshima si parlava di «accesso all’aborto legale e sicuro e alle cure post-aborto». Secondo Meloni si è trattato di una polemica artefatta perché lei non ha nessuna intenzione di modificare la 194 (infatti ne sta solo boicottando l’attuazione). Una volta tanto siamo d’accordo con la Meloni, accendere una polemica sui passi indietro provocati dal governo Meloni su aborto e diritti LGBT, è il modo migliore per nascondere la sostanza delle decisioni assunte dal G7, per come espresse nel comunicato finale di 36 pagine.… leggi tutto

Il Papa rompe il tabù della guerra

le parole di realismo e di umanità del Papa rompono un tabù, aprono uno squarcio nella tela di menzogne, di irresponsabilità e di fanatismo con la quale tutti i principali attori politici cercano di nascondere la realtà di una tragedia che si consuma sotto i nostri occhi e che noi stessi continuiamo ad alimentare.

Ci voleva il Papa per rompere il tetto di cristallo delle miserabili élite politiche europee, che hanno nascosto sotto la sabbia la parola negoziato e hanno cancellato persino il dubbio che la politica dovesse spendersi per la pace, invece di alimentare la guerra e impiantare nuovi cimiteri. La dichiarazione di Papa Francesco è coraggiosa: “È più forte chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca”, e “quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare.… leggi tutto

La “campagna di Russia” dell’Europa

Oggi ci troviamo di fronte alla programmazione di una nuova e più catastrofica campagna di Russia perseguita con stolido accanimento dalle élite politiche europee, sorde e cieche ad ogni criterio di responsabilità.

Quos Deus perdere vult, dementat prius (quelli che Dio vuole perdere, per prima cosa li rende dementi).

Questa locuzione fu usata da Lev Tolstoj in Guerra e Pace per descrivere Napoleone Bonaparte che ordina l’avanzata in territorio russo nel 1812. La catastrofe della guerra in Russia indubbiamente fu frutto del delirio di potenza che aveva oscurato la mente di Napoleone. Oggi ci troviamo di fronte alla programmazione di una nuova e più catastrofica campagna di Russia perseguita con stolido accanimento dalle élite politiche europee, sorde e cieche ad ogni criterio di responsabilità.… leggi tutto

L’inutile strage e le menzogne di Stoltenberg

La controffensiva Ucraina è fallita in un mare di sangue. Prima o poi le madri, i padri, i fratelli, le spose chiederanno conto a Zelensky e ai leaders occidentali della vita dei loro cari, sacrificata sull’altare della protervia degli USA e della NATO.

L’Ucraina ha perso la guerra, come ha osservato da ultimo Alessandro Orsini (il Fatto quotidiano del 19 dicembre) perché ha combattuto e sta combattendo per obiettivi impossibili da raggiungere, vale a dire recuperare manu militari i confini del 1991 (inclusa la Crimea nel frattempo diventata una Repubblica autonoma inserita nella Federazione russa). Oggi è un dato di fatto che la tanto auspicata controffensiva è fallita, annegata in un mare di sangue. Nel 1971 il Washington Post pubblicò un insieme di documenti segreti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che dimostravano che l’Amministrazione aveva ingannato gli americani fornendo all’opinione pubblica informazioni “ottimistiche” e false sulle cause e sull’andamento della guerra del Vietnam.… leggi tutto

La fine della Pace

Qualche giorno fa, il 7 settembre 2023 il Segretario generale della NATO ha confessato dinanzi alla Commissione esteri del Parlamento europeo che la Russia voleva trattare per evitare lo scoppio della guerra e si è vantato di aver  chiuso la porta in faccia ad ogni dialogo.

La guerra, lo sappiamo tutti, è scoppiata quando le armi hanno iniziato ad intonare il loro lugubre canto, il 24 febbraio 2022. Nessuna guerra scoppia all’improvviso come un fulmine a ciel sereno. Specialmente questa guerra che è stata preceduta da una lunga incubazione e da un conflitto odioso che si trascinava dal 2014. Se la guerra è iniziata il 24 febbraio, la pace ha cominciato ad estinguersi molto tempo prima. Noi sappiamo quando inizia la guerra, ma dobbiamo chiederci – come fa Cassandra di Christa Wolf – quando è iniziata la vigilia della guerra?… leggi tutto

Ripudiare la pace e giocare a scacchi con la morte

Dal ripudio della guerra, lascito della Resistenza, siamo passati al ripudio della pace. Sullo sfondo l’apocalisse nucleare

L’annunzio di pace della Resistenza è stato fatto proprio dai Costituenti che, con votazione quasi unanime, hanno decretato la cancellazione dello jus ad bellum dalle prerogative della sovranità espellendo la guerra, non dalla storia (non avrebbero potuto), ma almeno dall’ordinamento giuridico. Qui la Costituzione opera un’innovazione decisiva rispetto allo Statuto albertino, invadendo il campo della politica estera, che le Costituzioni dell’Ottocento avevano sempre considerato dominio riservato del sovrano. E lo fa gettando sul piatto il peso di valori e princìpi (il ripudio della guerra e la costruzione della pace e la giustizia fra le Nazioni) di grande spessore politico e morale, attraverso i quali viene costruita l’identità della Repubblica, il volto dell’Italia nelle relazioni internazionali.… leggi tutto

Se le assemblee parlamentari chiamano alla guerra

Qualificando la Russia come “Stato terrorista”, il Parlamento Europeo ha compiuto un altro passo in avanti nel girone infernale della guerra ed un passo indietro rispetto alla possibilità di ricercare un’intesa di pace.

La guerra che sta massacrando l’Ucraina ha conosciuto una nuova escalation di sofferenza e di terrore. La nuova strategia militare della Russia che ha scatenato un diluvio di missili contro gli impianti di produzione di energia elettrica, ha provocato l’allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità. L’OMS ha denunziato che è a rischio la vita di milioni di persone perché “il freddo può uccidere” dal momento che 10 milioni di persone in Ucraina sono senza elettricità e riscaldamento a temperature che con tutta probabilità scenderanno a -20°C in alcune parti del Paese.… leggi tutto

Come e quando la guerra finirà?

Il Presidente ucraino Zelensky ci ha fatto sapere che: “”Solo quando la bandiera ucraina sventolerà di nuovo sulla Crimea liberata il mondo potrà sentirsi sicuro e dire che la guerra è finita.”

Ormai abbiamo superato gli otto mesi di guerra, senza che vi sia stato un solo giorno di tregua. Se alla controffensiva ucraina la Russia ha risposto mobilitando da trecentomila a un milione di coscritti e riprendendo bombardamenti in larga scala su Kiev ed altre città, diretti soprattutto contro le infrastrutture elettriche, l’Ucraina, dopo il ponte di Kerch, il 29 ottobre ha colpito un’altra volta in Crimea, con l’attacco alla base della flotta russa a Sebastopoli. Si è trattato dell’attacco più massiccio dall’inizio del conflitto, portato con armi particolarmente sofisticate, come i droni subacquei (forniti dalla Royal Navy), che ha provocato danni a quattro unità, compresa la nave ammiraglia.… leggi tutto

Costruttori di Pace o di Cimiteri?

Il Parlamento Europeo ha votato un programma di guerra totale alla Russia nella convinzione che la “vittoria” sia l’unico obiettivo perseguibile. In pratica hanno deciso di aprire tanti nuovi cimiteri di guerra.

La guerra si sta aggravando e il rischio nucleare incombe. In questo contesto finalmente sta nascendo una mobilitazione che parte dal basso, da sindacati e da associazioni della società civile (come Anpi, Cgil, Emergency, Rete Disarmo, Sbilanciamoci e tante altre) che hanno indetto dal 21 al 23 ottobre una serie di iniziative in oltre 100 città italiane per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di negoziati verso una conferenza internazionale di pace. Sul fronte politico si è rotto il muro di omertà poiché una forza importante come il Movimento 5Stelle si è sfilata dal partito della guerra e rilancia le piazze per la pace.… leggi tutto

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