Guerra o Pace? Quali scelte politiche per riportare la pace in Europa

 La pretesa di pervenire alla pace attraverso la “vittoria”, frutto del fondamentalismo della ragione politica, sta dimostrando tutta la sua tragica impotenza, alimentando una strage insensata e senza fine e danni ambientali incommensurabili, che hanno fatto parlare di “ecocidio

Vincere! Nel nostro tempo drammatico questa parola d’ordine è ritornata in auge, emergendo dalle nebbie del passato. Ora come allora, essa trasvola e accende i cuori delle élite politiche, attraversa l’Atlantico, l’Oceano indiano, il Mar Baltico, il canale della Manica, il Mar Nero. Si trasmette da Stoltemberg (segretario Nato) a Von der Layen (Presidente della Commissione Europea), da Metsola (Presidente del Parlamento europeo), a Michel (Presidente del Consiglio europeo), a Borrell (Alto Rappresentante UE per gli affari esteri). Plana a Strasburgo, infiammando i cuori dei deputati europei, che esortano gli Stati membri ad incrementare con sistemi d’arma sempre più performanti l’assistenza militare al governo ucraino per avvicinare l’ora della “vittoria”.… leggi tutto

Sventare la Pace?

Adesso sappiamo che nel marzo aprile del 2022 le Cancellerie dei principali paesi occidentali si sono mosse occultamente per sventare la pace, cioè per evitare che la sciagurata impresa bellica intrapresa dalla Russia, si potesse rapidamente concludere con un accordo di pace, che ponesse le basi per la convivenza pacifica fra le due Nazioni.

Nell’era della comunicazione, in cui siamo interconnessi con tutto il mondo e possiamo ricevere qualunque notizia in tempo reale, ancora una volta viene fuori che le Cancellerie delle grandi potenze agiscono nel modo più occulto possibile e tengono rigorosamente nascoste le loro scelte di guerra che passano sulla testa dei popoli. Noi credevamo che la diplomazia segreta, intessuta sulla pelle dei popoli appartenesse al passato, com’ è avvenuto durante la Prima guerra mondiale quando, attraverso un Trattato segreto stipulato a Londra  il 26 aprile 1915, un piccolo Re, concordò, all’insaputa del Parlamento e dell’opinione pubblica, l’entrata dell’Italia in guerra, ben sapendo che avrebbe determinato la morte di centinaia di migliaia dei suoi sudditi.… leggi tutto

La Corte penale internazionale ed il fantasma di Putin

Un mio saggio pubblicato sul n. 68 della Rivista Alternative per il socialismo, Castelvecchi editore, €.15,00

Il 17 marzo scorso la Pre-Trial Chamber della Corte penale internazionale ha emesso due mandati di cattura in relazione ai crimini di guerra commessi nel corso del conflitto in Ucraina. Il primo riguarda il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin, il secondo riguarda una sua collaboratrice, Maria Alekseyevna Lvova-Belova, Commissario per i diritti dei bambini. Entrambi sono accusati del crimine di deportazione illegale di bambini dai territori occupati dell’Ucraina.

La notizia dell’incriminazione di Putin è piombata come una bomba sugli attori del conflitto ed i loro alleati ed ha suscitato un’esplosione di opposti commenti, di entusiasmo, di riprovazione, di preoccupazione, di timore per gli ulteriori rischi. … leggi tutto

L’Italia per la pace, quei tre referendum desaparecidos

La raccolta delle firme sui quesiti referendari è uno degli strumenti attraverso il quale si può coagulare ed esprimere il dissenso del popolo italiano per la necropolitica che ci porta in guerra

Dal 22 aprile è in corso, nel totale silenzio dei media, la raccolta delle firme per indire tre referendum abrogativi, diretti, in due casi, a impedire la fornitura di armi all’Ucraina e ad ogni altro soggetto coinvolto in guerre e conflitti e, nel terzo, a contrastare lo smantellamento del Servizio sanitario nazionale.  I tre quesiti referendari sono promossi da due diversi Comitati, “Generazioni future” (che ha proposto il quesito relativo all’abrogazione dell’art. 1 del decreto legge 2 dicembre 2022 n. 185, convertito in legge n.… leggi tutto

ASAP: chi era costui?

per sostenere le imprese della difesa nella produzione di munizioni e missili destinati all’Ucraina, il provvedimento in discussione al Parlamento europeo prevede la possibilità di disapplicare le norme in materia ambientale, di tutela della salute umana e della sicurezza sul luogo di lavoro e consente agli Stati membri di distrarre i Fondi sociali e quelli del PNRR per la produzione di armi.

ASAP è una sigla che nel linguaggio delle semplificazioni riassume l’aforisma “As soon as possible”, che indica la necessità di fare qualcosa il più presto possibile. Una somma urgenza è l’imperativo che ha dettato la proposta di un atto legislativo formulata dalla Commissione al Parlamento europeo, indicata con il medesimo acronimo di ASAP (Act to Support Ammunition Production).

Secondo il commissario europeo Thierry Breton, si tratta di un piano «mirato a sostenere direttamente, con i fondi UE, lo sviluppo dell’industria della difesa, per l’Ucraina e per la nostra sicurezza».… leggi tutto

Zelensky a Roma: Vincere non porta bene

Non c’è bisogno di intercettazioni per comprendere quanto sia pericoloso il delirio di onnipotenza di Zelensky, che vuole portare alle estreme conseguenze la guerra con la Russia, rifiutando ogni negoziato

“Vincere! E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all’Italia, all’Europa, al mondo”.

Non l’ha detto Zelensky il 13 maggio dalla terrazza del Vittoriano a Roma, l’ha detto Mussolini dal balcone di Piazza Venezia il 10 giugno. In verità  Zelensky se non ha usato le stesse parole del Duce, tuttavia ha utilizzato il medesimo registro linguistico e ideologico.

La pace come frutto della vittoria, la vittoria come frutto della disfatta militare (e politica) del nemico. La pace può essere raggiunta solo con la vittoria e solo la vittoria può rendere la pace “giusta”.… leggi tutto

Ripudiare la pace e giocare a scacchi con la morte

Dal ripudio della guerra, lascito della Resistenza, siamo passati al ripudio della pace. Sullo sfondo l’apocalisse nucleare

L’annunzio di pace della Resistenza è stato fatto proprio dai Costituenti che, con votazione quasi unanime, hanno decretato la cancellazione dello jus ad bellum dalle prerogative della sovranità espellendo la guerra, non dalla storia (non avrebbero potuto), ma almeno dall’ordinamento giuridico. Qui la Costituzione opera un’innovazione decisiva rispetto allo Statuto albertino, invadendo il campo della politica estera, che le Costituzioni dell’Ottocento avevano sempre considerato dominio riservato del sovrano. E lo fa gettando sul piatto il peso di valori e princìpi (il ripudio della guerra e la costruzione della pace e la giustizia fra le Nazioni) di grande spessore politico e morale, attraverso i quali viene costruita l’identità della Repubblica, il volto dell’Italia nelle relazioni internazionali.… leggi tutto

La memoria del 25 aprile

non c’è bisogno di una legge, in Italia il Giorno della Memoria è stato istituito dalla Storia e fa parte del patrimonio morale del popolo italiano: questo giorno è il 25 Aprile, anniversario della liberazione di Milano, data simbolica del trionfo della lotta di liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista. 

“Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. Dopo di che il popolo s’incomincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è stato. E il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta!”.

Queste parole dello scrittore ceco Milan Kundera si attagliano in modo particolare al nostro Paese, dove da oltre 25 anni è in corso un processo di liquidazione della memoria e di riscrittura della storia, che in questo tempo contorto si è particolarmente accentuato.… leggi tutto

Fascisti su Marte

Fascisti su Marte potrebbe essere il titolo adatto della performance che in questi giorni stanno rappresentando i vertici delle nuove autorità politiche italiane per spiegare agli italiani qual è il “core business” della loro missione politica

E’ il film di fanta-revisionismo storico, girato come un falso documentario e parodiando lo stile dei cinegiornali dell’Istituto Luce del Ventennio fascista, tratto dagli omonimi sketch realizzati da Corrado Guzzanti all’interno del programma televisivo Il caso Scafroglia (2002).

Fascisti su Marte potrebbe essere il titolo adatto della performance che in questi giorni stanno rappresentando i vertici delle nuove autorità politiche italiane per spiegare agli italiani qual è il “core business” della loro missione politica. Quale terreno più adatto del fenomeno delle migrazioni umane per sperimentare il nuovo corso e riabilitare le parole antiche che la Costituzione aveva mandato in archivio?… leggi tutto

Fermare la guerra, imporre la pace!

Decine di personalità della scienza, dell’università, della politica e del mondo cattolico ed ex diplomatici, hanno lanciato l’appello “Fermare la guerra e imporre la pace”.
Nelle conclusioni, chiedono esplicitamente che nel conflitto in corso in Ucraina “È il momento per esigere da tutte le parti un immediato cessate il fuoco e l’avvio di trattative di pace senza pregiudizi”.

Decine di personalità della scienza, dell’università, della politica e del mondo cattolico ed ex diplomatici, hanno lanciato l’appello “Fermare la guerra e imporre la pace”.

Nelle conclusioni, chiedono esplicitamente che nel conflitto in corso in Ucraina È il momento per esigere da tutte le parti un immediato cessate il fuoco e l’avvio di trattative di pace senza pregiudizi”.

I primi firmatari presenteranno pubblicamente l’appello a Roma giovedi 20 aprile in una conferenza stampa alle 11.30 presso il Centro Congressi Cavour (via Cavour 50 A).… leggi tutto

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