Se il Parlamento europeo vuole portarci in guerra

Il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri a rimuovere ogni ostacolo all’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire in profondità nel territorio russo. Un ulteriore passo verso l’entrata in guerra della NATO, in aperta contraddizione con la volontà dei popoli europei.

La recente risoluzione sull’Ucraina del Parlamento europeo ha confermato la direzione di marcia, intrapresa a partire dalla Risoluzione del 6 ottobre 2022, che ha spezzato una lancia per l’escalation del conflitto, invitando gli Stati membri a incrementare l’assistenza militare all’Ucraina e a fornire “sistemi di armamento avanzati come i carri armati Leopard”. Tutto ciò “al fine di consentire all’Ucraina di riacquistare il pieno controllo su tutto il suo territorio riconosciuto a livello internazionale” (compresa la Crimea, che dal 2014 costituisce una Repubblica autonoma inserita nella Federazione russa).… leggi tutto

L’emergere del fattore umano nell’Ucraina in guerra

Il fattore umano è il più potente antidoto alle furie bellicose della politica, è stato determinante per porre fine alla guerra del Vietnam e potrebbe porre fine alla guerra in Ucraina.

C’è un fattore tenuto rigorosamente segreto dallo scoppio della guerra, cancellato dai telegiornali e dai giornali, rigorosamente nascosto nelle dichiarazioni dei politici e nei documenti ufficiali dell’Unione europea; un fattore che deve essere cancellato dai radar e ignorato, al punto da farlo sembrare inesistente; un fattore che deve essere sepolto in una tomba di silenzio perché, se scoperchiato, farebbe emergere un’oscenità che i nostri sensi non potrebbero tollerare: il fattore umano. Tutti i notiziari ci informano di qualche bomba caduta su edifici civili, provocando qualche vittima o di qua, o di là, ma sull’oceano di sofferenza e di morte provocato dai combattimenti regna il silenzio più assoluto.… leggi tutto

Se Zelensky ci trascina in guerra

Con l’invasione del territorio russo nella zona di Kursk da parte di truppe corazzate ucraine, si è verificato un salto di qualità nell’escalation del conflitto russo-ucraino, che ci riguarda e ci coinvolge direttamente.

Con l’invasione del territorio russo nella zona di Kursk da parte di truppe corazzate ucraine, armate ed equipaggiate dalla NATO, e con la pretesa ucraina di utilizzare sistemi d’arma occidentali per colpire obiettivi strategici in profondità in Russia, si è verificato un salto di qualità nell’escalation del conflitto russo-ucraino, che ci riguarda e ci coinvolge direttamente.  Lev Tolstoj, in Guerra e Pace, per descrivere Napoleone Bonaparte che ordina l’avanzata in territorio russo nel 1812 ricorre al noto aforisma di Dio che fa impazzire quelli che vuole perdere.… leggi tutto

Non tutto può essere permesso a Zelensky

La narrazione della guerra in corso come un episodio della lotta delle “democrazie” contro le “autocrazie”, che vede l’eroica Ucraina combattere contro il gigante Russo per difendere il “mondo libero” dai progetti imperiali di Putin, qualche volta inciampa in fatti che squarciano il velo di menzogne che nutre questa favola.

La narrazione mainstream della guerra in corso come un episodio della lotta delle “democrazie” contro le “autocrazie”, che vede l’eroica Ucraina combattere contro il gigante Russo per difendere il “mondo libero” dai progetti imperiali di Putin, qualche volta inciampa in fatti che squarciano il velo di menzogne che nutre questa favola.

I fatti ci dicono che il Parlamento ucraino ha approvato in seconda lettura e in via definitiva (20 agosto) la legge che sopprime la Chiesa ortodossa di Onufrio, quella non autocefala, canonicamente legata al Patriarcato di Mosca. … leggi tutto

I nuovi euromissili: che follia!

Pochi sanno che, con lo schieramento degli euromissili la tensione fra i due blocchi era arrivata ad un punto tale che nel novembre del 1983, il potere militare sovietico interpretò l’esercitazione militare della NATO Able Archer, come un attacco realmente in corso e mise i suoi missili balistici in stato d’allerta, pronti al lancio.

L’Angelus del Papa (domenica 28 luglio):

“E mentre nel mondo c’è tanta gente che soffre per le calamità e la fame, si continua a costruire e vendere armi e a bruciare risorse alimentando guerre grandi e piccole. Questo è uno scandalo che la comunità internazionale non dovrebbe tollerare, e contraddice lo spirito di fratellanza dei Giochi Olimpici appena iniziati. Non dimentichiamo, fratelli e sorelle: la guerra è una sconfitta!”

L’Angelus della NATO (giovedì 11 luglio):

“Accogliamo con favore il fatto che più di due terzi degli alleati abbiano rispettato il loro impegno di almeno il 2% del PIL annuo di spesa per la difesa ed elogiamo quegli alleati che lo hanno superato.… leggi tutto

Il ritorno degli Euromissili

Questa è la vera novità del vertice di Washington, nascosta nelle pieghe dei giornali ed ignorata da tutti i commentatori: sono tornati gli Euromissili! Ma questa volta sono ipersonici

Al vertice di Washington (9/11 luglio), che ha celebrato con toni trionfalistici il settantacinquesimo anniversario della NATO non sono emerse novità rispetto agli indirizzi strategici già assunti dalla NATO a Madrid (29 e 30 giugno 2022) e a Vilnius (11 e 12 luglio 2023), ma è stato compiuto un notevole “passo in avanti” nella costruzione di un solido sistema di guerra dell’Occidente con il resto del Mondo. Per quanto riguarda l’assistenza militare all’Ucraina, superate ormai tutte le linee rosse, è stata preannunciata la fornitura di ogni tipo di arma offensiva con la capacità di colpire in profondità il territorio della Russia.… leggi tutto

Alle origini della guerra: la democrazia tradita

La guerra è (anche) la spia del tradimento della democrazia. Oltre due secoli fa Kant segnalava che a decidere sulla pace e sulla guerra devono essere i cittadini e non i governanti. Ma così non è stato prima della invasione dell’Ucraina da parte della Russia

Il viaggio a Mosca di Orban, teorico della democrazia illiberale, e la sconfessione che ha ricevuto a reti unificate dai media mainstream e dai portavoce delle forze politiche democratiche europee, ha fatto emergere un paradosso. A prima vista sembra che le ragioni della pace stiano più a cuore agli autocrati che alle democrazie liberali dell’Occidente, le cui classi dirigenti tendono a legittimare la guerra e preferiscono sperimentarla fino in fondo per vedere l’effetto che fa.

Immanuel Kant nel suo saggio Per la Pace perpetua, scritto nel 1795, afferma un principio contrario: solo la Costituzione repubblicana può fondare la prospettiva della pace perpetua.… leggi tutto

Contro l’Autonomia differenziata: un nuovo CLN

referendum abrogativo della legge Calderoli: non si è mai vista una richiesta di referendum sostenuta da uno spettro così ampio di forze politiche e sociali.

Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?

E’ un quesito secco, inequivocabile, che esprime una avversione non negoziabile al progetto di rottura dell’Unità della Repubblica e dell’eguaglianza dei diritti, insito nell’Autonomia differenziata, di cui la legge Calderoli è strumento di attuazione.

E’ significativo che il 5 luglio si siano presentati in Cassazione per depositare il quesito tutti leader dell’opposizione, Schlein, Conte, Bonelli, Fratoianni, Acerbo, Boschi, Magi, La Valle, assieme al Segretario della CGIL, Landini, al Presidente dell’Anpi, Pagliarulo, con Acli, Arci, Cna, Uil, Wwf, Demos, Legambiente, Link, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Studenti.… leggi tutto

Il volto feroce e le lacrime di coccodrillo del G7

La faccia feroce del G7 verso la Russia si converte in un volto compassionevole rigato di lacrime di coccodrillo per la tragedia in atto a Gaza.

Giorgia Meloni si è vantata del vertice del G7 come un grande successo dell’Italia e del suo governo ed ha reagito stizzita alle polemiche sollevate dai suoi critici sull’assenza della parola “aborto”, laddove nelle conclusioni del precedente vertice di Hiroshima si parlava di «accesso all’aborto legale e sicuro e alle cure post-aborto». Secondo Meloni si è trattato di una polemica artefatta perché lei non ha nessuna intenzione di modificare la 194 (infatti ne sta solo boicottando l’attuazione). Una volta tanto siamo d’accordo con la Meloni, accendere una polemica sui passi indietro provocati dal governo Meloni su aborto e diritti LGBT, è il modo migliore per nascondere la sostanza delle decisioni assunte dal G7, per come espresse nel comunicato finale di 36 pagine.… leggi tutto

Fermare il partito unico della guerra

La miccia è stata accesa, se i popoli non la spegneranno lo sbocco in un conflitto infernale è assicurato. Le elezioni europee possono essere l’ultima chance per fermare il partito unico della guerra in Italia e in Europa e salvare il futuro.

In questi ultimi mesi l’orizzonte internazionale in cui è immersa la nostra vita come popolo italiano e come singoli è diventato ancora più inquietante. Gli scenari bellici – dal conflitto armato in Ucraina al martirio del popolo palestinese a Gaza (che Israele pratica nella massima impunità) – hanno continuato ad aggravarsi e lo spettro di una guerra mondiale nucleare, invece di allontanarsi, sembra essere una minaccia sempre più vicina. Non abbiamo mai vissuto un periodo storico così drammatico dal 1945. Anche nelle fasi più salienti della guerra fredda il rischio di guerra non è mai stato così elevato.… leggi tutto

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